In tempi di crisi economica e sociale quali quelli attuali, un’autentica via di fuga è rappresentata dalla filosofia. La filosofia, secondo il Croce, ha i suoi momenti, tra i quali la politica, l’economia, la logica, la storia, l’estetica. L’estetica è, più degli altri, il momento della filosofia in cui si tralascia qualsiasi attività del quotidiano, si abbandonano le regole ferree della logica e della normalità e si trova l’attimo di evasione più totale.
Danny Wise ha fatto del suo attimo di evasione uno stile di vita. Ha saputo interrompere il normale scorrere della vita per coglierne l’essenza profonda, fatta di stati d’animo e di trascendenza. I suoi abiti non rappresentano solamente strumenti di esaltazione personale. Essi riescono ad interpretare sapientemente lo spirito della femminilità celato in ogni inconsapevole donna. Con i suoi abiti, Danny Wise parla di sé. Racconta la sua vita, il difficile esercizio della ricerca costante della perfezione.
È il destino dei grandi uomini quello di essere fuori dal proprio tempo, perché è innato in loro il prepotente desiderio di vivere una vita non convenzionale. E tale obbiettivo lo si può perseguire solamente rompendo gli schemi precostituiti e, a propria volta, dettando le nove regole del ‘Grande Giovo’. Danny Wise ha saputo valorizzare se stesso e le proprie opere, divenendo dapprima modello e poi stilista e poi imprenditore. Poliglotta e viaggiatore, ha saputo fondare un suo impero personale esteso non solo all’Europa e all’America, ma anche alla Russia, ossia a quel complesso paese che congiunge la cultura occidentale a quell’orientale.
La sua impresa da oltre quindici anni prospera senza mai seguire le ripide discese delle roller coaster del ciclo economico. Danny Wise è un imprenditore schumpeteriano, che ha fatto dell’innovazione e della ricerca i suoi baluardi. Dal suo piccolo atelier di pellicce d’alta moda sui navigli a Milano, che aveva illuminato le sue vetrine per la prima volta nel 1992, l’enfant prodige, come le riviste del settore scrissero di lui, appena tre anni dopo apriva la grande boutique di via Montenapoleone a Milano e proseguiva la sua rapidissima ascesa conquistando i difficili gusti della disincantata Hollywood e ponendo le fondamenta dell’atelier a Beverly Hills, che anche da un punto di vista architettonico avrebbe fatto storia. Oggi i numerosi atelier Danny Wise si trovano a Dubai, a Huston e a Mosca. Perfino uno con Ormeggio Privato. I suoi punti vendita sono collocati nei golf club e negli alberghi più lussuosi al mondo.
Prossimamente, la sua moda arriverà anche nell’eterno tempio della bellezza, Roma, con l’apertura del suo nuovo H.I.G.Q. Nelle sue creazioni lo Stilista sa congiungere perfettamente la raffinatezza e l’eleganza con la tecnologia. Nello stile di Danny Wise si legge la classicità della dea greca e lo stile della donna contemporanea, mai sciocca e inutilmente vanesia, sempre intelligente e di gusto, priva di fronzoli e ammennicoli. Danny Wise ha vestito tre regine, sette principesse, tra le quali Lady Diana, due duchesse, 86 baronesse e 26 star, delle quali ben quattro hanno vinto l’oscar indossando i suoi abiti. Le donne più importanti e in vista del pianeta lo hanno scelto. Jody Foster, Demi Moore, Elisabeth Taylor, Maraya Carey e Liza Minnelli, Joly Fisher hanno indossato i suoi abiti. In quindici anni d’ attività ha ricevuto 51 premi nel mondo di cui, in America, quattro Oscar alla carriera e il premio “the Best Dress of the year”, mentre in Russia il primo magazine di lusso ha dedicato allo stilista e ad un suo abito la copertina e adesso anche la Copertina con il Suo volto su Lusso , la rivista Top delle cose da sogno La sua vita, le sue creazioni, ogni sua idea, ogni sua azione diventano simbolici. Afodite, Dea della moda e della bellezza, ha scelto il suo sacerdote.